Sarà la Conferenza Stato-Regioni di domani a esprimersi sulla richiesta delle farmacie del territorio per una fornitura di vaccini da destinare all’acquisto in fascia C. E’ la «soluzione» escogitata dal ministero della Salute e presentata ieri a Federfarma, Fofi e Assofarm al secondo incontro del tavolo aperto la settimana scorsa su richiesta delle tre organizzazioni: nella seduta di giovedì, in sostanza, il dicastero chiederà ai governatori di dirottare sulle farmacie una quota dei vaccini antinfluenzali già acquistati in quantità massicce (in media, gli ordini risultano superiori del 50% a quelli dell’anno scorso, con il risultato di avere lasciato a secco la filiera farmaceutica già da agosto).
Se le Regioni accoglieranno la proposta del Ministero, scrivono Federfarma, Fofi e Assofarm in un comunicato diffuso ieri sera, «i cittadini che appartengono alla fascia attiva della popolazione potranno proteggersi dall’influenza stagionale ed evitarne il propagarsi nei luoghi di lavoro e di incontro, riducendo anche il rischio di una sovrapposizione dei sintomi influenzali con quelli del Covid-19».
Sempre nell’incontro di ieri, prosegue la nota, le parti «hanno altresì convenuto sull’utilità di rendere disponibili in farmacia i test sierologici validati dall’Istituto superiore di sanità e dal Comitato tecnico-scientifico per l’emergenza covid». Il Ministero si è impegnato a predisporre un elenco dei test che potranno essere effettuati nelle farmacie, secondo modalità da concordare con le autorità sanitarie anche a proposito della trasmissione dei dati.