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Venezia: torna l’acqua alta, farmacie le sole a non chiudere. Aiuti da Enpaf

16 Novembre 2019

Dopo una breve tregua, ieri a Venezia l’acqua alta è tornata a livelli di guarda, poco sotto i 160 centimetri, a causa di un’ondata che ha costretto la città a restare nell’emergenza. Scuole chiuse, trasporti pubblici a intermittenza, negozi e attività commerciali con le saracinesche in buona parte abbassate. «L’unica rete che continua a funzionare è quella delle farmacie» racconta a FPress il presidente di Federfarma Venezia, Andrea Bellon «che dimostrano ancora una volta un’abnegazione e uno spirito di servizio senza pari».

Il bilancio che arriva dagli esercizi con la croce verde resta quello di mercoledì: una mezza decina di farmacie ancora chiuse e un’altra 50ina – quelle del centro – che si ostinano a restare aperte nonostante i danni subiti e il disagio persistente: la corrente va e viene ma si tengono comunque i contatori staccati perché l’acqua supera abbondantemente l’altezza di prese e interruttori».

I danni subiti sono ingenti: «Migliaia di confezioni di farmaci sono state danneggiate o compromesse irrimediabilmente» continua Bellon «e la maggior parte delle farmacie ha i computer inservibili o saltati. Stamattina un collega ha preso la barca e si è andato a comprare un nuovo server per conto suo, perché i fornitori non riescono a raggiungere le farmacie. Stesso discorso per le forniture».

Ieri, così, l’Enpaf ha annunciato che interverrà in aiuto dei farmacisti di Venezia e delle altre località colpite in questi giorni dalle inondazioni. Lo ha il presidente della cassa di previdenza dei farmacisti, Emilio Croce, in un comunicato diffuso nel pomeriggio: «I colleghi che hanno subito danni» spiega Croce «potranno contare sull’aiuto economico dell’Ente che interverrà non appena il presidente del Consiglio dei Ministri, con proprio decreto, dichiarerà lo stato di calamità naturale».

Le modalità per presentare richiesta di aiuto e la documentazione da produrre, continua il comunicato, saranno rese note attraverso il sito internet della Fondazione (www.enpaf.it) e con una comunicazione trasmessa direttamente all’Ordine dei Farmacisti della Provincia interessata. «Come in occasione di  altre calamità naturali» conclude Croce «la Fondazione non farà mancare il proprio sostegno agli iscritti e pensionati che hanno subito danni all’abitazione di residenza o all’esercizio dell’attività professionale. Al fine di calibrare un intervento assistenziale mirato, che sarà disposto dal Consiglio di amministrazione, è necessario avere il quadro preciso dell’entità dei danni subiti».