Anche con i dati di agosto 2020 si mantiene sopra al 7% la contrazione delle ricette Ssn prescritte dai medici nel 2020. E’ l’indicazione che arriva dall’ultimo report dell’Aifa sulla spesa farmaceutica pubblica nei primi otto mesi dell’anno scorso: la convenzionata, dicono le rilevazioni, si attesta poco sopra i 5 miliardi di euro, in calo del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2019. L’incidenza rispetto al budget ammonta al 6,65%, un punto abbondante sotto al tetto di riferimento (7,96%), che equivale a circa un miliardo di euro di mancata spesa.
Valori e percentuali, però, differiscono nettamente da una Regione all’altra. In Lombardia la convenzionata aumenta lievemente (+0,6%) pur mantenendosi sostanzialmente allineata al tetto di spesa (7,52%), nelle Marche invece registra un consistente calo (-6,3%) e si ferma al 6,5% del budget, il che significa 30,5 milioni di euro non spesi nelle farmacie del territorio. L’avanzo record, in ogni caso, è sempre dell’Emilia Romagna: nel periodo gennaio-agosto la Regione ha speso per la convenzionata 306,5 milioni di euro, ossia il 5,2% del budget (due punti e mezzo sotto al tetto); in sostanza, non sono stati spesi nelle farmacie del territorio oltre 166 milioni di euro.
Ma il dato che merita più attenzione è senz’altro quello delle ricette: nel periodo gennaio-agosto le ricette Ssn prescritte dai medici sono calate di oltre il 7%, con decrementi ancora più importanti in alcune regioni: -9,5% nelle Marche, -8,7% in Abruzzo, -8,5% in Piemonte. Conferma la contrazione dei consumi anche il calo degli introiti assicurati dalla compartecipazione (-7,2%, anche per l’abolizione del ticket in alcune regioni) mentre le dosi giornaliere dispensate di farmaci di fascia A calano dell’1,5% (-215,5 milioni).