Prima riunione, ieri, per il Consiglio di amministrazione dell’Aifa con il nuovo presidente Robert Giovanni Nisticò. A comunicarlo una nota stampa della stessa Agenzia, che dà conto dell’approvazione, nella seduta, del regolamento per la nuova Commissione scientifico-economica (Cse): «Con la sua adozione» si legge «l’iter di superamento delle precedenti commissioni Cts/Cpr si è perfezionato».
Tra i primi provvedimenti della Cse, come si ricorderà, il parere di fine marzo sulla riclassificazione da Pht a convenzionata dei farmaci della nota 100, in ottemperanza a quanto detta l’articolo 1, comma 224, della legge 213/2023. Perché tale riclassificazione entri in vigore non è necessario un passaggio dalle Regioni, come originariamente si pensava, ma è sufficiente il recepimento da parte dello stesso cda dell’Aifa, che dovrebbe avvenire nella prima riunione utile.
A tal proposito, sembrerebbero anche appianati i problemi che in un primo momento si erano registrati sul superamento degli sconti di cui beneficiano le Regioni su tali farmaci: per gli sconti confidenziali era stata raggiunta un’intesa in virtù della quale l’industria conferma i ribassi concordati in sede di negoziazione tramite payback (quindi senza effetti sulle spettanze della distribuzione intermedia e finale), per gli sconti riconosciuti in sede di gara di acquisto, invece, si era registrato uno stallo con alcune Regioni che chiedevano fossero confermati anche con il passaggio della nota 100 in convenzionata e le industrie che invece respingevano l’ipotesi di un recupero nel payback anche per loro.
Alla fine, a quanto risulta, la contrapposizione sarebbe stata superata con la rinuncia delle Regioni a tali sconti: provvederà il comitato tecnico istituito dalla legge 213/2023 per monitorare gli effetti della riclassificazione a valutare le ricadute sulle casse regionali.