Da gennaio a ottobre 2019 il comparto dei farmaci senza obbligo di prescrizione conferma i trend “tradizionali” del settore, caratterizzati dall’erosione dei volumi e da una tenuta dei fatturati, che si muovono in un intervallo di variazione modesto. E’ la fotografia staccata da Assosalute, l’associazione dei produttori di farmaci di automedicazione, nel report pubblicato sull’ultimo numero della sua newsletter. Rispetto allo stesso periodo del 2018, dicono le elaborazioni da dati Iqvia, i volumi (219 milioni di confezioni) fanno osservare una decisa flessione (-3,1%), mentre i fatturati sono stabili (+0,1%) per poco più di 2 miliardi di euro.
«I trend di consumo» è l’analisi di Assosalute «risentono di una minore incidenza delle sindromi allergiche stagionali, a causa di un tardivo arrivo della primavera, e di un inizio di autunno insolitamente mite, mentre i ricavi beneficiano della variazione del mix di consumo verso nuovi prodotti e confezioni». Il progressivo abbassarsi delle temperature e il conseguente aumento dell’incidenza delle sindromi influenzali e da raffreddamento dell’ultimo bimestre 2019 fanno ipotizzare un recupero delle vendite, non sufficiente, tuttavia, a invertire i trend registrati nell’anno.