mercato

Assosalute: nel 2021 sop-otc in recupero, ma resta il segno meno

1 Febbraio 2022

Dopo un 2020 in forte contrazione per pandemia e mancata morbilità invernale, il mercato dei farmaci senza obbligo di ricetta chiude il 2021 mostrando interessanti segnali di ripresa a partire da aprile, anche se a fine anno le vendite risultano ancora sotto i livelli del 2019. A parità di classificazione, infatti, nel confronto con il periodo pre-pandemico il settore perde l’8,8% a volumi e il 3,4% a valori.

I dati arrivano dall’analisi condotta da Assosalute (l’associazione nazionale dei farmaci di automedicazione, che fa parte di Federchimica) su dati Iqvia: le confezioni di farmaci senza obbligo di prescrizione dispensate nel 2021 sono state pari a poco più di 245 milioni, stabili sul 2020, il giro d’affari, pari a poco meno di 2,4 miliardi euro, cresce del 3,3%.

Al di là delle cifre consuntive, anche nel 2021 l’andamento del settore è legato a fattori esogeni, in particolare una maggiore circolazione dei virus influenzali e simil-influenzali. Conferma l’andamento dei farmaci per le affezioni dell’apparato respiratorio, che nei volumi recuperano in parte la pesante contrazione del 2020 pur chiudendo il 2021 ancora in negativo (-2,6%). «I dati del 2021 mostrano come il mercato dei farmaci senza obbligo di prescrizione sia tornato a mostrare un andamento in linea con il trend storico del settore» commenta Salvatore Butti, presidente di Assosalute «in questi anni di chiusure e di pandemia i farmaci di automedicazione hanno dato risposte terapeutiche efficaci per la risoluzione dei più comuni e diffusi piccoli disturbi, rappresentando, al contempo, un importante strumento per la gestione dei sintomi lievi legati a forme non gravi di Sars-CoV-2 e dei piccoli malesseri post-vaccino».

I medicinali di automedicazione, detti anche otc, rappresentano il 75% del mercato dei farmaci senza obbligo di ricetta e nel 2021 hanno generato un giro d’affari di quasi 1,8 miliardi di euro, in crescita del 2,8% sull’anno precedente. Anche i sop crescono a valori (+4,9%), ma mostrano un incremento anche nei volumi (+1,5%) quando invece gli otc evidenziano una lieve perdita (-0,5%).

Infine, rimangono stabili le dinamiche competitive tra i diversi canali di vendita, con la farmacia che continua a detenere una quota di mercato di poco inferiore al 90% a volumi e superiore al 91% a valori. L’unico canale che mostra uno spiccato dinamismo è quello dell’e-commerce, che nel 2021 mostra un incremento del +10,4% a volumi e del +8,3% a valori, anche se il giro d’affari (quasi 45 milioni di euro) rappresenta meno del 2% del fatturato del settore.