Da alcuni mesi «la carenza di amoxicillina a livello territoriale investe tutte le formulazioni e ha carattere in alcune realtà e cronico in altre». È dunque indispensabile «risolvere quanto prima il problema e nel frattempo fornire indicazioni precise a medici e farmacisti per garantire al paziente l’antibiotico che serve, ma dallo spettro il più ristretto possibile». È l’allarme lanciato dall’Acp (Associazione culturale pediatri) con il sostegno di Sip (Società italiana di pediatria) e Fimp (Federazione italiana medici pediatri) in una lettera inviata all’Aifa: «Nelle ultime due settimane» scrivono le tre sigle «siamo stati travolti da telefonate di genitori alla ricerca di sostituzioni degli antibiotici prescritti» a causa di carenze sempre più estese che coinvolgono ormai anche gli equivalenti. Risultato, «i farmacisti dispensano antibiotici diversi da quelli indicati dal medico».
Il fatto, ricordano i pediatri, è che l’amoxicillina è un antibiotico di prima scelta per le patologie respiratorie dei più piccoli come otiti, polmoniti, faringotonsilliti. «Esistono antibiotici alternativi come le cefalosporin» spiega Susanna Esposito, docente di Pediatria all’università di Parma e coordinatrice del Tavolo tecnico malattie infettive della Sip «ma sono più ampio a spettro e accrescono l’antibioticoresistenza».
La carenza, che sembrava transitoria ma va avanti da settimane, si è ormai allargata all’associazione amoxicillina+acido clavulanico e interessa ora anche patologie che non appartengono soltanto all’area pediatrica. «Questo antibiotico è la prima scelta per tutte le più comuni infezioni» spiegano le tre sigle di categoria «perché è a basso costo, è efficace e ben tollerato, ha bassi rischi di effetti avversi e soprattutto contribuisce al controllo dell’antibiotico-resistenza». La cui minaccia, ricorda in conclusione la lettera all’Aifa, «è ambientale e non individuale: il rischio non solo per uno, ma per tutta la collettività».
Di carenza dell’amoxicillina ha parlato ieri anche Tra poco in edicola, la rubrica di Rai Radio 1 curata da Stefano Mensurati, che sull’allarme lanciato dai pediatri ha intervistato la presidente di Federfarma Lombardia Annarosa Racca: l’indisponibilità di amoxicillina e dell’associazione con acido clavulonico, ha spiegato, era diffusa sino a qualche settimana fa ma ora sta rientrando, soprattutto per quanto riguarda le versioni generiche. Le mancanze non sono da addebitare alle farmacie, ha ricordato, e i pazienti possono affidarsi senza remore al farmacista che saprà consigliare il farmaco più adatto.
