In Italia si fa più grave la carenza di farmaci. È il parere espresso dal Movimento difesa del cittadino (Mdc) in un documento consegnato alla Commissione europea in risposta al progetto di direttiva sui medicinali critici, nel quale si evidenzia la drammatica situazione in cui versa il nostro Paese e l’Unione Europea.
Secondo i dati raccolti, dal 2018 al 2024 il numero di farmaci a rischio carenza in Italia è raddoppiato, passando da circa 1.600 a oltre 3.700. Questo aumento preoccupante è attribuito principalmente alla cessazione definitiva della commercializzazione – responsabile del 44% delle carenze – e a problemi di produzione, che incidono per poco più del 25%. Numerosi farmaci fondamentali, molti dei quali salvavita, sono da mesi introvabili nelle farmacie italiane. Tra questi il Mifepristone, indispensabile per l’interruzione volontaria di gravidanza, e il Pancrelipasi, utilizzato per trattare l’insufficienza pancreatica.
«Le carenze di medicinali rappresentano una minaccia concreta e quotidiana per la salute dei nostri cittadini» afferma il portavoce nazionale di Mdc, Francesco Luongo «è inaccettabile che farmaci essenziali diventino introvabili nelle farmacie, mentre il mercato parallelo li dirige verso paesi esteri, gonfiandone il prezzo e compromettendo la continuità delle cure. Chiediamo un intervento urgente nel nuovo Regolamento Ue che dovrebbe essere emanato nel gennaio 2026: è necessario rafforzare la produzione interna e introdurre misure di controllo efficaci per tutelare il diritto alla salute».
Mdc ribadisce la necessità di misure urgenti e coordinate a livello europeo. Tra queste, «rafforzare e diversificare la catena di approvvigionamento, incentivando investimenti in impianti produttivi in Europa e adottando tecnologie avanzate per il monitoraggio in tempo reale; controllare le esportazioni per impedire il dirottamento verso mercati esteri e garantire che i medicinali essenziali restino disponibili per i cittadini; favorire il dialogo strutturato e la collaborazione tra Stati membri, istituzioni e associazioni dei consumatori, per definire standard comuni di resilienza e sicurezza. Mdc» conclude la nota «auspica che il prossimo Regolamento europeo includa disposizioni incisive per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento di medicinali critici. L’associazione sottolinea inoltre il ruolo fondamentale delle associazioni dei consumatori e dei malati, che devono essere parte attiva nel monitoraggio e nella definizione delle politiche sanitarie».