Il mercato della cosmetica in farmacia termina il 2022 con un incremento a valori di quasi il 5% e mira a chiudere il primo semestre di quest’anno con un’altra crescita, di tre punti abbondanti. È il preconsuntivo offerto dalla consueta indagine congiunturale d’inizio anno che Cosmetica Italia ha presentato ieri a stampa e aziende associate.
«Nel contesto di uno scenario mondiale complesso» ha commentato Benedetto Lavino, presidente di Cosmetica Italia «anche il comparto cosmetico deve affrontare delle sfide. Costo e reperibilità delle materie prime, seguiti dal rincaro energetico, sono i temi che i nostri imprenditori evidenziano come maggiormente impattanti. Tuttavia, si conferma la reattività dell’industria cosmetica italiana come dimostrato dall’impegno nel contenimento dei prezzi in un contesto inflattivo pesante e dalla costante propensione all’investimento su leve strategiche». Il settore, così, si avvia così a superare i livelli di fatturato pre-pandemia, con un fatturato totale di 13,2 miliardi di euro (+9% rispetto al 2019) che nel 2023 dovrebbe crescere a 14,2 miliardi (+7,7% rispetto al 2022)».
Andamento positivo anche per il mercato interno. I consumi cosmetici in Italia raggiungono infatti gli 11,6 miliardi di euro nel 2022 (+8,9% rispetto al 2021) e si stima che nel 2023 toccheranno i 12,3 miliardi di euro (+6,3% sul 2022).
Per quanto concerne i canali distributivi, invece, i numeri riferiscono di un trend in crescita sia nei preconsuntivi 2022 sia nelle stime sul primo semestre 2023. La grande distribuzione resta il canale più rappresentativo a valore (42,5% dei consumi) con un incremento dell’8,2% nel 2022 e una previsione di +5,1% per i primi sei mesi del 2023. Seguono la profumeria con andamenti a doppia cifra (+16,5% nel 2022 e +11% per il 2023) e al terzo posto la farmacia (+4,8% nel 2022, +3,2% nel primo semestre 2023).
In quarta posizione, con dinamiche di crescita importanti, si colloca l’e-commerce che raggiunge nel 2022 il valore di 1 miliardo di euro (+13,4% secondo i preconsuntivi 2022, +12% per il primo semestre 2023). Andamento sostenuto anche per il canale dell’acconciatura professionale che chiude il 2022 a +7% e proietta +5,5% per i primi sei mesi dell’anno in corso.
«Rileviamo una sorta di “effervescenza distributiva”, analogamente a quanto avvenuto 20 anni fa con l’arrivo dei monomarca» osserva Gian Andrea Positano, responsabile Centro Studi di Cosmetica Italia «il percorso di acquisto beauty si evolve sempre più in ottica multicanale ma si nota anche il ritorno dei consumatori nei punti vendita fisici».