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Cosmetica Italia: farmacie e gdo i canali che hanno perso di meno nel 2020

11 Febbraio 2021

Farmacia e grande distribuzione sono i canali dove le vendite di prodotti cosmetici hanno registrato nel 2020 le contrazioni più contenute, in entrambi i casi attorno al 2,5%. Ben più pesanti le perdite lamentate dai canali professionali (acconciatura -28,5% ed estetica -30,5%), che risentono del primo lockdown e delle più recenti restrizioni per area geografica, dalla profumeria (-27%) e dall’erboristeria (-26%). Cresce soltanto l’e-commerce, che totalizza un giro d’affari di 700 milioni di euro (+42% rispetto al 2019), e sale al quarto posto per quota di mercato (7,4%) tra i canali distributivi.

Le cifre arrivano dal preconsuntivo 2020 che Cosmetica Italia ha presentato ieri con la tradizionale Indagine congiunturale d’inizio anno: nell’anno appena concluso il comparto tocca i 10,5 miliardi di euro di fatturato, in calo del 12,8% rispetto al 2019 a causa della pandemia globale. «Le prospettive di ripresa per il 2021, seppur distanti dai valori del 2019, sono legate alla natura anticiclica del comparto» ha commentato Renato Ancorotti, presidente di Cosmetica Italia «lo scorso anno abbiamo assistito a cambiamenti repentini dei modelli di comportamento, fenomeni che in condizioni di normalità si sarebbero concretizzati soltanto nel medio periodo».

«L’83% degli associati che abbiamo intervistato» ha evidenziato Gian Andrea Positano, responsabile del Centro studi di Cosmetica Italia «riferisce che verrà raggiunto un equilibrio per la propria azienda e per i mercati di riferimento nel corso del 2021. Incidono su queste previsioni alcuni fattori positivi emersi nel corso della pandemia: la flessibilità e l’adattamento al contesto, gli investimenti in ambito digitale ed e-commerce, gli alti standard qualitativi, la costante propensione verso ricerca e sviluppo e il richiamo al made in Italy».