È ormai conto alla rovescia per la pubblicazione della prima lista di trasparenza dei medicinali veterinari equivalenti, ossia con brevetto scaduto. Come riferisce l’Anmvi (Associazione nazionale medici veterinari italiani) nel suo bollettino, sono infatti scaduti i termini per l’invio di osservazioni sull’elenco redatto dal ministero della Salute, che ora procederà al consolidamento e alla pubblicazione. La lista, ricorda l’Anmvi, contiene nerll’attuale versione in bozza «decine e decine di specialità, organizzate per sostanza attiva e per nome del farmaco, individuate da un gruppo di lavoro della direzione generale dei Farmaci veterinari con la collaborazione di Federfarma» ed è «la prima mai adottata dall’ordinamento nazionale (per quanto riguarda i veterinari, ndr), una novità pioneristica anche su scala europea»:.
L’obiettivo della listam ovviamente, è quello di agevolare la sostituzione in farmacia, già prevista dall’abrogato d.lgs 193/2006 (il Codice del farmaco veterinario): il farmacista poteva consegnare all’acquirente un medicinale veterinario generico anziché quello prescritto dal veterinario per ragioni di convenienza economica. «Di fatto, però, la sostituzione non aveva trovato effettiva attuazione per l’impossibilità di identificare – tramite una lista ufficiale – i medicinali veterinari equivalenti. La lista di trasparenza potrà superare l’impasse applicativo».
Il decreto legislativo 218/2023 che recepisce il Regolamento Ue, inoltre, non richiede il consenso del medico veterinario in caso di sostituzione di quanto prescritto. Era l’articolo 78 (Modalità per la dispensazione dei medicinali veterinari in caso di terapia d’urgenza) del decreto 193/2006 a disciplinare i casi di sostituzione, consentita in due evenienze: convenienza economica per l’acquirente; urgenza di inizio della terapia. In entrambi i casi era richiesta l’equivalenza farmaceutica e l’assenso del medico veterinario prescrittore da regolarizzarsi entro cinque giorni lavorativi.
