Per un farmacista su due è aumentata, durante la pandemia, la richiesta di consiglio da parte dei clienti sugli integratori alimentari. E nel 47% degli acquisti, c’è all’origine la consulenza di un professionista, che si tratti di medico di famiglia o specialista oppure di farmacista. E’ quanto rivela la VI Indagine di Federsalus sulla filiera degli integratori alimentari, presentata ieri in videoconferenza a una platea di giornalisti, rappresentanti delle istituzioni e manager delle aziende.
La fotografia scattata dalla ricerca dice che gli integratori rimangono una delle colonne portanti del mercato della farmacia, nonostante le difficoltà della crisi sanitaria: è il secondo comparto per valori (3 miliardi di euro nel 2020, dopo l’etico che totalizza 13,6 miliardi e prima del sop-otc che fa 2,1 miliardi), ed è il secondo anche per tasso di crescita (+1,5%, dietro alla patient care che nel 2020 ha messo a segno un incremento del 9,6%).
«Gli integratori alimentari sono entrati a far parte della quotidianità di tante persone» ha commentato il presidente di Federsalus, Germano Scarpa «ed è sempre più diffusa la consapevolezza del loro ruolo. Quella degli integratori è una filiera virtuosa composta da aziende solide e dinamiche che generano occupazione e creano valore per il territorio in cui operano».
La farmacia, inoltre, rimane per il comparto il canale di vendita più importante, con una quota di mercato del 79% rispetto a un giro d’affari totale di quasi 3,8 miliardi di euro (vedi sotto). Parafarmacia e mass market si aggiudicano ciascuno una quota dell’8% e l’online vale il 5%. L’incremento a valori tra 2019 e 2020 è contenuto (poco sopra i 100 milioni di euro) ma è anche vero che il comparto viene da sei anni di crescita ininterrotta, con una progressione media annuale dell’8,2%. E nel primo quadrimestre 2021 promette un altro balzo in avanti dopo un inizio d’anno incerto (-7,1% a gennaio sullo stesso mese del 2020, -7,9% a febbraio, +7,4% a marzo e +23,6% ad aprile).
Dietro ai risultati del comparto, rivela infine l’indagine Federsalus, c’è un settore che raggruppa imprese altamente competitive e più dinamiche del resto dell’economia italiana: il 59% ha dichiarato fatturati in crescita nel 2020, oltre la metà dichiara un numero di occupati in crescita e la marginalità sull’ebitda del comparto nel suo insieme arriva al 14,6% e supera quello dell’industria farmaceutica (12,6%).