Trenta milioni di utilizzatori in Italia e un mercato che nel 2023 ha totalizzato a valori oltre 4,5 miliardi di euro, per 299mila tonnellate di pezzi venduti. Sono i numeri del comparto integratori che arrivano dal rapporto presentato ieri a Milano da Integratori & Salute, l’associazione che rappresenta le aziende del comparto ed è parte di Unione italiana Food.
Innovazione, know how e ricerca sono i tre pilastri che guidano questo settore, di cui l’Italia è leader europeo coprendo il 26% del fatturato totale, seguita da Germania e Francia. Secondo un’elaborazione di Unione Italiana Food su dati New Line, il canale di vendita prevalente è quello delle farmacie, con un valore di 3.538 milioni di euro, il 77,9% del totale, seguito da Gdo (con il 7,7%), parafarmacie (7,6%), canale online (6,9%). In farmacia, come segmento leader di mercato, si confermano i probiotici, con 537,3 milioni di euro, che rappresentano una fetta del 15,2% del mercato. Al secondo posto, si classificano i sali minerali”, con 335,2 milioni di euro (con un’incidenza del 9,2% e una crescita del +2,7% sul 2022). Al terzo e quarto posto troviamo “vitamine” e “tonici”, con quote superiori al 6%.
Secondo il rapporto si tratta di un consumo consapevole per 7 italiani su 10: prima di comprare un integratore alimentare, si affidano infatti al consiglio dei professionisti della salute, in primis al medico (48,4%), seguito dal farmacista (36,3%).
La sfida oggi è individuare le formulazioni migliori per la biodisponibilità, e quindi gli effetti degli ingredienti contenuti nei vari prodotti. Nuove ricerche sono in corso in campo dermatologico sugli antiossidanti contenuti in alcuni estratti vegetali (come il resveratrolo e la polidatina) e sull’acido ialuronico idrolizzato, per la salute della pelle.