Il mercato della farmacia riesce a chiudere il 2019 quasi in pareggio ma il comparto commerciale fa sempre più fatica a compensare le perdite del farmaco con ricetta. E’ quanto dicono i numeri con cui Iqvia fotografa lo stato di salute del canale alla chiusura dell’anno solare secondo quanto riferisce un articolo di Pharmacy Scanner: a fine dicembre, dice l’analisi, il giro d’affari della farmacia si assesta sui 24,4 miliardi di euro, in contrazione lievissima (-0,7%) sull’anno precedente. I farmaci con ricetta (rimborsati e non) fanno 14,2 miliardi (-1,3% a valori sull’anno precedente) e generano il 58,6% del fatturato complessivo, il “senza ricetta” (sop-otc ed extrafarmaco) valgono 10 miliardi (+0,1% sul 2018) e coprono il 41,4% del mercato.
Una radiografia più dettagliata del comparto di libera vendita, poi, rivela che di fatto il canale riesce a evitare perdite significative nei fatturati per merito quasi esclusivo del segmento notificati/integratori, l’unico a terminare l’anno in territorio nettamente positivo (+3,1% in valori, per un giro d’affari di circa 3,8 miliardi). Il solo altro segmento che finisce l’anno con il segno più è quello della personal care, ma l’incremento è trascurabile (+0,8%, 2 miliardi di euro) e nei volumi (ossia le confezioni vendute) passa in territorio negativo (-0,5%).
Chiude in sostanziale pareggio nei valori anche il segmento dell’autocura (-0,2%, per un fatturato 2019 di 2,3 miliardi), perdono nettamente il parafarmaco (-5,7%, circa 1,6 miliardi di giro d’affari) e il nutrizionale (-4,3%, fatturato canale 400 milioni).