Il mercato della farmacia comincia il 2019 esattamente come aveva finito il 2018: con il segno meno a piè di lista per colpa dell’etico che continua a perdere e di un “senza ricetta” (sop-otc più extrafarmaco) che cresce ma non riesce più a controbilanciare. E’ la fotografia che scattano i dati di Iqvia relativi al primo trimestre dell’anno: globalmente, il giro d’affari della farmacia chiude a fine marzo a 6,3 miliardi di euro, in contrazione dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2018. Il calo è la risultante del -2,1% fatto registrare nel trimestre dai farmaci con obbligo di ricetta (per un fatturato che si ferma a 3,7 miliardi di euro) e del +0,5% del comparto di libera vendita, ossia farmaco senza ricetta ed extrafarmaco (2,6 miliardi).
Nel mercato commerciale della farmacia, in particolare, si distinguono il segmento degli integratori e notificati (+2,9% nel trimestre, per un fatturato che sfiora il miliardo di euro) e dell’igiene e bellezza (+1%, 465 milioni di euro), evidenziano invece perdite consistenti il parafarmaco (-3,2%, 420 milioni) e il nutrizionale (-5,7%, 96 milioni). Stabile, invece, il comparto dei farmaci Otc, che cresce nel trimestre dello 0,1% e mantiene il giro d’affari attorno ai 632 milioni di euro.