I medicinali a base di acidi grassi omega-3 abbinati a un’associazione di estere etilico di acido eicosapentaenoico (Epa) e acido docosaesaenoico (Dha) alla dose di 1g al giorno non sono efficaci nel prevenire la ricorrenza di problemi cardiaci e circolatori nei pazienti che hanno avuto un infarto. Dunque, tale indicazione va rimossa dalle autorizzazioni all’immissione in commercio concesse dalle autorità regolatorie per questi farmaci. E’ quanto prescrive l’Ema in una comunicazione ridiffusa ieri dall’Aifa: a seguito delle richieste provenienti da alcune delle aziende farmaceutiche che commercializzano questi farmaci, si legge nella nota, l’Agenzia europea ha sottoposto a riesame la raccomandazione originale che la stessa Ema aveva emanato nel dicembre scorso.
Il comitato per i medicinali per uso umano, in particolare, ha riesaminato le evidenze accumulate negli anni e ha concluso che, sebbene al momento della loro autorizzazione i dati disponibili avessero mostrato alcuni benefici, l’efficacia di questi medicinali nel prevenire la ricorrenza dei problemi cardiaci e circolatori non è stata confermata. Tuttavia, tali farmaci possono ancora essere utilizzati per ridurre i livelli di alcuni tipi di grassi nel sangue chiamati trigliceridi.