La Commissione europea chiederà chiarimenti al governo italiano in merito alle recenti disposizioni che autorizzano la prescrizione in deroga di farmaci per uso umano agli animali domestici quando il loro prezzo è inferiore a quello della versione veterinaria. Lo ha annunciato il commissario Ue alla Salute, Stella Kyriakides (foto), in risposta a un’interrogazione dell’europarlamentare Silvia Sardone.
Nel suo intervento, la rappresentante italiana ha osservato che «l’Italia è l’unico paese dell’Ue ad aver introdotto una norma che prevede l’uso di medicinali umani in luogo di quelli veterinari in base al criterio del minor costo». Il riferimento è all’articolo 10-bis del d.lgs 193/2006, modificato dal comma 478 della Legge di Bilancio e attuato dal decreto che il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha annunciato l’altro ieri (e ancora in attesa di pubblicazione).
«La Commissione» ha risposto Kyriakides «non ne era a conoscenza e intende chiarire ulteriormente la questione con le autorità italiane competenti». La direttiva 2001/82/CE e l’articolo 112 del nuovo Regolamento europeo sui medicinali veterinari in vigore dal prossimo 28 gennaio 2022, ha continuato il commissario europeo alla Salute, autorizzano soltanto “in via eccezionale” il trattamento di un animale con un medicinale ad uso umano. «In entrambi i casi l’unica giustificazione è la mancanza di un medicinale veterinario idoneo, non il costo di un medicinale veterinario».