Nel 2019 sono stati autorizzati a livello europeo 51 nuovi medicinali, il 20% dei quali oncologici destinati al trattamento di alcuni tumori del polmone, della mammella e della pelle. Nel 2020, invece, l’Ema dovrebbe esprimere pareri su altri 76 farmaci, sempre oncologici in prevalenza ma con una buona rappresentanza di antibatterici a uso sistemico e farmaci per le malattie autoimmuni. Sono alcuni dei numeri forniti dalla seconda edizione del Rapporto “Orizzonte farmaci”, pubblicato ieri dall’Aifa sul proprio sito istituzionale. La pubblicazione, spiega l’Agenzia, «ha lo scopo di fornire ad assistiti e operatori sanitari informazioni sui nuovi medicinali autorizzati dall’Unione Europea nell’anno passato e in itinere per ottenere l’autorizzazione nel corso del 2020.

Oncologici a parte, riferisce il Rapporto, nel 2019 hanno ricevuto luce verde dall’Ema un cospicuo numero di medicinali per l’apparato gastrointestinale e il metabolismo, antinfettivi a uso sistemico e farmaci per il sistema nervoso e patologie del sangue. In più, hanno avuto parere positivo 65 nuove indicazioni terapeutiche riguardanti medicinali già autorizzati.

Nel 2020, invece, sono in corso di valutazione presso l’Agenzia europea del farmaco 44 medicinali contenenti nuove sostanze attive (22 per il trattamento di patologie rare), 14 biosimilari e 18 equivalenti. In particolare, si segnalano due farmaci per terapie avanzate destinate al trattamento dell’atrofia muscolare spinale di Tipo 1 (Zolgensma) e della leucodistrofia metacromatica (Otl-200).

Il Rapporto, ricorda ancora l’Aifa, rientra tra le attività di Horizon Scanning dell’Agenzia che permettono di identificare e valutare precocemente nuovi medicinali e nuove indicazioni terapeutiche di medicinali già autorizzati. In alcuni casi, si tratta di terapie che potrebbero avere un impatto significativo sul Servizio sanitario nazionale e, di conseguenza, impegneranno l’Agenzia nella definizione di strategie idonee a garantire ai cittadini l’accesso a cure innovative e personalizzate.