Il mercato della cosmetica in farmacia chiude il 2018 con il segno meno e promette linea pressoché piatta nei primi sei mesi del 2019. La stima arriva dalla consueta Indagine congiunturale con cui Cosmetica Italia fotografa ogni inizio d’anno numeri e prospettive del comparto così come dei suoi canali di vendita. Presentata ieri a Milano, la ricerca dipinge per la farmacia un periodo di marcata incertezza: nel 2018, dice il consuntivo (ancora provvisorio), il canale ha perso in valori l’1% e si assesta su un giro d’affari complessivo attorno ai 1.850 milioni di euro; dovrebbe andare un po’ meglio nel primo semestre del 2019, nel quale comunque le stime di Cosmetica Italia prevedono una crescita marginale (+0,3%).
«Sembra» è il commento con cui l’Indagine congiunturale accompagna le stime sulla farmacia «che persistano ancora le psicosi legate all’applicazione del decreto concorrenza, che costringerà i farmacisti titolari a misurarsi con uno scenario in molti casi ancora sconosciuto». Segnali di incertezza anche dal canale delle erboristerie, che chiudono il 2018 con un lievissimo incremento (+0,2%) che dovrebbe ripetersi anche nel primo semestre 2019 (+0,5%). Bene le profumerie (+1,2% nel 2018, +1% quest’anno) e il mass market (+0,6 e +1% rispettivamente), vola l’e-commerce, che l’anno scorso è cresciuto del 9% e nel primo semestre di quest’anno promette +10%. «La chiusura del 2018 segna per le nostre aziende l’ingresso in una fase di stabilità in cui viene metabolizzato il know-how acquisito durante il periodo post-crisi» è il commento del presidente di Cosmetica Italia, Renato Ancorotti «anche in questo scenario e a fronte di una contrazione del Pil, si confermano i punti di forza del settore: gli investimenti nell’innovazione, la qualità del prodotto, la qualificazione e la formazione del personale».