La spesa farmaceutica convenzionata registra anche a novembre un altro bel tonfo (-3%) che lascia praticamente invariata la perdita patita dalle farmacie del territorio nel 2018 (-4%). E’ l’evidenza proveniente dall’ultimo report dell’Aifa sulla spesa farmaceutica Ssn, relativo al periodo gennaio-novembre dell’anno passato e dunque molto prossimo a quello che sarà il consuntivo dei dodici mesi: la spesa pubblica per i farmaci della convenzionata – cioè quelli che passano dalle farmacie del territorio – si ferma a 7,2 miliardi di euro, per una perdita rispetto all’anno precedente di quasi 300 milioni. Si tratta, dice l’Agenzia, della contrazione peggiore degli ultimi quattro anni, un record che i farmacisti titolari avrebbero volentieri evitato.
La perdita, peraltro, non pesa allo stesso modo in tutte le Regioni: in Valle d’Aosta la spesa convenzionata resta sostanzialmente stabile (0,3%), in Lombardia fa registrare un arretramento contenuto (-1,5%); le perdite più pesanti, invece, si registrano in Puglia (-8,5%, in cifra più di 48 milioni di euro) e nelle Marche (-10,4%, quasi 23 milioni). Beneficia di tutto ciò il Ssn, che sulla convenzionata ricava rispetto al tetto (7,96%) un avanzo di oltre 700 milioni di euro.
In netto calo anche la distribuzione diretta-per conto, che nel periodo gennaio-novembre perde il 5,3% rispetto all’anno precedente. Nonostante la contrazione, la spesa per acquisti diretti (che somma ospedaliera e dd-dpc) supera comunque negli undici mesi i 9,3 miliardi di euro, per uno sfondamento di 2,2 miliardi sul tetto (6,89%). Contribuisce al rosso la spesa per i farmaci innovativi, che supera il proprio budget di 110 milioni di euro.