Ammonta a oltre 1,3 miliardi di euro la spesa farmaceutica convenzionata dei primi due mesi del 2024, ossia il 6,3% del Fondo sanitario (in base a un riparto provvisorio ancora da ratificare) a fronte di un tetto che da quest’anno cala al 6,8%. È la stima che arriva dall’ultimo report dell’Aifa sulla spesa per farmaci del Ssn, il primo relativo all’anno corrente: la convenzionata, dicono le rilevazioni, cresce di poco meno di 34 milioni rispetto allo stesso bimestre del 2023, a fronte di un aumento delle ricette di circa il 4% e delle dosi giornaliere dispensate del 2,6%.
In aumento, con un’evidenza ancora maggiore, anche la spesa per acquisti diretti, ossia dd-dpc e ospedaliera: nel primo bimestre, dice l’Aifa, supera i 2,6 miliardi di euro, ossia il 12% del Fondo sanitario a fronte di un tetto dell’8,3%.
Per quanto concerne l’andamento nelle singole Regioni, il primo bimestre vede la convenzionata crescere dappertutto tranne che in Puglia, dove cala lievemente (-0,5%). L’aumento più cospicuo riguarda le Marche, dove la differenza rispetto ai primi due mesi del 2023 è addirittura del 6,1% (a fronte di un incremento medio del 2,6%).
Per quanto concerne gli acquisti diretti, invece, lo sfondamento che si registra a livello nazionale si ripete in tutte le Regioni anche se con incidenze diverse: dal 9,68% della Lombardia (il iù contenuto) al quasi 15% dell’Umbria (il più cospicuo).