Nuovo intervento a sostegno della genitorialità da parte dell’Enpaf, che ha approvato uno stanziamento di 600mila euro per venire in aiuto dei farmacisti e farmaciste iscritti che hanno o adottano un figlio.
Il beneficio, dell’importo di 1.000 euro (elevato a 1.500 euro per parti gemellari o adozioni/affidamenti preadottivi plurimi), è destinato a coloro che che esercitano attività professionale indipendentemente dalla categoria. Per accedere sono richiesti almeno 5 anni di iscrizione e la regolarità contributiva e l’attestazione di un reddito Isee non superiore a 30.000 euro, con un limite del patrimonio mobiliare fissato a 40.000 euro. La domanda potrà essere presentata entro 180 giorni dalla nascita del bambino o dall’ingresso in famiglia del minore adottato o affidato.
Il contributo, spiga ancora l’Enpaf, è cumulabile con altri sostegni economici a tutela della maternità. Ciò significa che è possibile beneficiare di questo aiuto aggiuntivo senza precludersi l’accesso ad altre forme di sostegno previste dalla legge. Infine, le somme erogate sono esenti da imposizione fiscale, quindi l’intero importo va a beneficio diretto delle famiglie.
«La nuova iniziativa» osserva Emilio Croce, presidente dell’Enpaf «si affianca alle forme di assistenza straordinaria che prevedono un contributo una tantum per le spese di asili nido e scuole d’infanzia, fino a 3.000 euro per figlio, con un massimo di 6.000 euro complessivi. Come Enpaf siamo consapevoli dell’importanza di allineare le nostre politiche di welfare con quelle nazionali».
Le domande verranno esaminate secondo l’ordine cronologico di presentazione e accolte nei limiti dello stanziamento previsto. In caso entrambi i genitori siano farmacisti, il contributo verrà erogato una sola volta per lo stesso evento. Per informazioni dettagliate e per la presentazione delle domande è possibile consultare il sito web dell’Enpaf (www.enpaf.it) o contattare direttamente l’ente.