Oggi quando si parla di aderenza terapeutica si deve fare riferimento a un nuovo significato, non più ristretto al trattamento prescritto dal medico ma esteso a ricomprendere tutti gli atti che partecipano alla routine terapeutica del paziente. Senza dimenticare che in termini di risorse pubbliche, scarsa aderenza significa spreco: di farmaci, di ospedalizzazioni, di percorsi terapeutici e gestionali. Questo, in sintesi, il messaggio che arriva dal Corso nazionale che la Sifo ha organizzato a Lecce il 19 settembre per parlare di aderenza, risk management e inappropriatezza applicativa.
«Il tema dell’aderenza è centrale e trasversale per i farmacisti del Ssn» hanno sottolineato Maria Ernestina Faggiano e Piera Polidori, responsabili scientifiche dell’evento «perché non riguarda soltanto la pianificazione e l’attuazione della terapia con il coinvolgimento dei pazienti, ma la totalità degli atti assistenziali. Aderenza deve essere coniugata con appropriatezza, e infatti la non adesione a regole, norme, disposizioni ha risvolti etici, economici, clinici di grande responsabilità. Per esempio, non essere aderenti alle regole di conservazione dei farmaci o a un Pdta o alla corretta lettura di un database amministrativo vuol dire gestire inappropriatamente risorse e nuocere alla qualità delle cure».
Nel corso dei lavori, dunque, si è parlato delle esperienze maturate e degli strumenti con cui implementare strategie di management del rischio, ridurre le inappropriatezze e migliorare l’aderenza alle terapie e alle normative di riferimento. «Oggi si può e si deve parlare di aderenza in sanità in modo innovativo» ha detto nel suo intervento Arturo Cavaliere, presidente Sifo «occorre affrontare in modo nuovo – e quindi aderente – ogni procedura assistenziale volta a migliorare e rendere più efficace la routine terapeutica dei pazienti».
«Terapie multiple troppo complicate» ha ricordato Alessandro D’Arpino, vicepresidente della Sifo «fanno sì che si moltiplichino i rischi di interazioni farmacologiche rendendo la terapia talvolta dannosa. La semplificazione genera automaticamente un miglioramento dell’aderenza al trattamento con conseguente miglioramento dell’efficacia. Non dimentichiamo che i farmaci, per funzionare, hanno bisogno di essere somministrati e non soltanto prescritti».
Tra gli altri temi affrontati nell’evento la comunicazione tra professionisti e pazienti, il contributo dei sistemi di digital health, la responsabilità e l’etica nella promozione dell’aderenza, la lettura dei database amministrativi, l’aderenza legata all’home delivery (ambito su cui l’attività Sifo è particolarmente coinvolta), la gestione della galenica e la farmacoepidemiologia.