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Aifa estende al Mvasi il frazionamento in farmacia vigente dal 2017 per Avastin

26 Giugno 2020

Scatta anche per il biosimilare Mvasi (bevacizumab) la rimborsabilità Ssn per l’uso off label nel trattamento della degenerazione maculare correlata all’età. E’ quanto decreta la determina adottata dall’Aifa il 15 giugno scorso e in vigore dal 19, ossia il giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Il provvedimento, in sostanza, estende al biosimilare indicazioni e disposizioni già in vigore per Avastin, tra le quali il frazionamento nelle farmacie ospedaliere e nelle farmacie del territorio «che siano in possesso dei necessari requisiti, nel rispetto delle norme di buona preparazione della farmacopea italiana».

In particolare, spiega la determina all’allegato 1, l’allestimento «deve essere effettuato su prescrizione medica, per il singolo paziente, sotto la responsabilità del farmacista, nel rispetto delle Norme di buona preparazione dei medicinali come da Farmacopea Ufficiale Italiana XII edizione». Le farmacie, inoltre, dovranno sottoscrivere un accordo con il centro dove il paziente sarà essere trattato, nel quale andranno descritte le modalità di acquisto e consegna del bevacizumab da parte del centro ospedaliero, la conservazione in farmacia, l’invio delle ricette nominative, l’allestimento delle siringhe di bevacizumab e il loro trasporto e consegna.

Le condizioni alle quali viene consentito anche alle farmacie del territorio il frazionamento di bevacizumab sono esattamente le stesse già dettate dall’Aifa per Avastin nella determina del 28 aprile 2017. Con questo provvedimento, come si ricorderà, l’Agenzia aveva rivisto la sua precedente disposizione del giugno 2014, che riservava il confezionamento in monodose del farmaco soltanto alle farmacie ospedaliere. Tale determina venne però bocciata nel gennaio del 2017 dal Consiglio di Stato, che invertendo la decisione di primo grado del Tar Lazio ritenne illegittima l’esclusione delle farmacie del territorio.