Mentre in Italia è guerra aperta tra medici di famiglia e farmacisti sulla vaccinazione antinfluenzale in farmacia (con la Fnomceo che nei giorni scorsi ha minacciato di chiedere per rappresaglia la dispensazione dei medicinali negli studi medici), in Inghilterra le rappresentanze professionali delle due categorie collaborano strettamente per la riuscita della «più grande campagna vaccinale della storia».
La definizione è contenuta in un documento di raccomandazioni congiunte che Royal pharmaceutical society e Royal college of general practitioners (l’equivalente dei nostri ordini) hanno pubblicato ieri per ricordare agli iscritti l’importanza di una reciproca e stretta collaborazione sul territorio.
A tale scopo, scrivono le due associazioni, è fondamentale mettere i pazienti al primo posto e garantire che qualsiasi concorrenza «non abbia un impatto negativo sulla pratica del medico di famiglia o della farmacia, né porti a tensioni inutili tra le due professioni». In particolare, i comitati locali per il governo clinico – compresi i comitati medici locali, i comitati farmaceutici locali, le commissioni del Nhs e le commissioni sanitarie locali – dovrebbero «lavorare insieme alla pianificazione delle vaccinazioni antinfluenzali nel loro bacino di competenza».
Tra le raccomandazioni, poi, ce n’è anche una rivolta al servizio sanitario perché vari a livello nazionale sistemi di informazione con i quali «consentire lo scambio di dati tra le farmacie del territorio e la medicina generale», allo scopo di evitare possibili sovrapposizioni nella vaccinazione. Gli operatori, inoltre, dovrebbero agire in modo professionale gli uni verso gli altri, e non rilasciare alcuna informazione che «rappresenti ingiustamente o in modo inesatto il servizio erogato da altri fornitori autorizzati».
Il governo, dal canto suo, deve garantire scorte di vaccini adeguate agli obiettivi della campagna, mentre il servizio sanitario deve garantire che il personale disponga di dispositivi di protezione individuale efficaci. Al Pharmaceutical Journal, la presidente della Royal pharmaceutical society Sandra Gidley ha ricordato che «quest’anno più che mai è importante che farmacisti e medici di famiglia lavorino insieme, in modo da assicurare la vaccinazione a tutti gli assistiti che ne hanno bisogno. Dal canto suo Jonathan Leach, segretario onorario congiunto del Royal college of general practitioners, ha affermato che «la medicina generale e la farmacia del territorio sono al centro delle loro comunità. Lavorando insieme nelle cure primarie, possiamo garantire che le persone vulnerabili siano in grado di accedere alla protezione offerta dal vaccino antinfluenzale».