Sono venti le segnalazioni di sospette reazioni avverse all’uso medico di cannabis pervenute al sistema di fitosorveglianza nel primo semestre di quest’anno. L’età mediana dei pazienti coinvolti è di 60 anni, il 70% sono donne e in 13 casi (pari al 65% del totale) la cannabis era assunta in concomitanza con altri farmaci. E’ quanto riferisce la Relazione semestrale dell’Istituto superiore di sanità sulle «sospette reazioni avverse a preparazioni magistrali di cannabis per uso medico», pubblicata secondo quanto dispone il decreto 9 novembre 2015 in materia di fitosorveglianza.
Rispetto al primo semestre 2018 le segnalazioni di sospette Adr mostrano un netto calo (erano 78 un anno fa) e delle venti registrate nella prima metà di quest’anno 15 arrivano da due regioni soltanto, Toscana (8) e Liguria (7). Il motivo d’uso prevalente era in tutti i casi il dolore cronico e per una sola reazione è stata necessaria l’ospedalizzazione.
I numeri, avverte in ogni caso l’Iss, «sono tratti da segnalazioni spontanee di sospette reazioni avverse che per loro natura sono in grado di descrivere solo in modo sintetico le osservazioni relative a un evento».