Nei dieci comuni lodigiani che da sabato sono in isolamento e nel resto della Lombardia le farmacie rimangono aperte secondo gli orari e i turni stabiliti, in quanto presidi sanitari di pubblica utilità. Ed effettuano il servizio a battenti aperti, adottando alcune misure precauzionali. E’ quanto riporta la circolare diffusa da Federfarma Milano-Lodi-Monza e Ordine dei farmacisti con le linee guida per un’assistenza farmaceutica omogenea sull’intero territorio regionale.
Il documento, in particolare, fornisce indicazioni distinte in base all’area geografica in cui operano le farmacie: nella zona rossa (quella del lodigiano dove venerdì ha avuto origine il focolaio di coronavirus e da sabato è sottoposta a divieto d’ingresso e d’uscita) il consiglio è quello di evitare affollamenti in farmacia lasciando entrare una sola persona alla volta. Inoltre, è opportuno verificare che chi entra indossi un dispositivo di protezione individuale (guanti, occhiali, visiere, maschere facciali filtranti, scarpe eccetera) oppure abbia adottato le eventuali cautele indicate da Ats o sindaci dei comuni. Il farmacista, inoltre, deve evitare il contatto ravvicinato con le persone che ha di fronte e mettere a disposizione dei clienti un numero adeguato di dispenser con soluzioni idroalcoliche per la disinfezione delle mani (accertandosi che venga utilizzato da tutti). Tra le raccomandazioni, anche quella di non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani se prima non sono state lavate e disinfettate e di pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.
Per le farmacie ubicate nella zona gialla (che copre il resto della Lombardia e dove è stata disposta la chiusura di scuole, locali e cinema e il rinvio di eventi e manifestazioni rinviate) il consiglio è quello di evitare la sosta davanti al banco di un numero elevato di persone e fare rispettare la distanza di sicurezza; opportuno anche in questo caso evitare il contatto ravvicinato con le persone che entrano, non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani se prima non sono state lavate e pulire le superfici esposte a contatto con disinfettanti a base di cloro o alcol.
In entrambe le zone, come detto, le farmacie effettuano il servizio a battenti aperti, sebbene in questi giorni alcune abbiano operato a battenti chiusi su autorizzazione dell’Ats. E al riguardo merita anche di essere segnalato il senso civico degli abitanti di Codogno e dei comuni limitrofi, che di propria iniziativa fanno la fila davanti a molte farmacie ed entrano uno alla volta per evitare affollamenti in ambienti chiusi.
Le autorità, continua ancora la circolare di Federfarma e Ordine, hanno assicurato che l’accesso alla zona rossa sarà consentito ai farmacisti che lavorano all’interno ma abitano all’esterno del perimetro e ai corrieri dei distributori, per garantire la regolare fornitura dei medicinali.