La farmacia del territorio e il farmacista ospedaliero possono recitare un ruolo importante nella prevenzione del contagio da coronavirus 2019-nCoV e nella gestione dell’epidemia da parte dei sistemi sanitari nazionali. Ne è fortemente convinta la Fip, l’International Pharmaceutical Federation, che nei giorni scorsi ha pubblicato sul proprio sito un documento di informazione e orientamento indirizzato esplicitamente ai farmacisti.
Redatto da una task force insediata dalla Fip dopo la decisione dell’Oms di dichiarare l’epidemia da 2019-nCoV un’emergenza di sanità pubblica internazionale, il testo di 30 pagine fornisce informazioni vagliate e confermate su 2019-nCoV ed elenca le misure da adottare e i consigli da fornire ai pazienti. Le farmacie del territorio, in particolare, devono conservare quantità adeguate di medicinali e ausili essenziali (come le mascherine); adottare iniziative di informazione rivolte al pubblico; consigliare e, se necessario, rinviare le persone ad altre professioni sanitarie; promozione la prevenzione e il controllo delle infezioni.
«Poiché le farmacie sono spesso il primo punto di contatto tra paziente e sistema sanitario» ricorda la Fip «e dato che numerosi Paesi hanno già registrato svariati casi di infezione, è importante che l’intera forza lavoro della farmacia sia ben informata e preparata».
Tra i farmaci dei quali dovrebbero essere garantite scorte adeguate, la Fip elenca specialità per la terapia antivirale come interferone, ribavirina e lopinavir / ritonavir, nonché ibuprofene e metilprednisolone. Quanto alle mascherine, l’indicazione è che si tratta di uno strumento utile a ridurre la diffusione di alcune malattie respiratorie nelle aree colpite, ma da sole non offrono una protezione adeguata e hanno qualche utilità soltanto in abbinamento con altre misure come la pulizia delle mani.
«Come dimostrato dai precedenti focolai di Sars-CoV e Mers-CoV» osserva ancora la Fip «le infezioni da coronavirus possono essere contenute attraverso l’impegno attivo dei decisori, degli operatori sanitari e delle comunità». Il documento, così come la flowchart di sintesi che riassume i comportamenti da adottare nelle diverse casistiche, sono disponibili in lingua inglese, francese, russa, cinese e spagnola.