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Covid, Schillaci: verso provvedimento per reintegro sanitari sospesi

29 Ottobre 2022

Al ministero della Salute è «in via di definizione» un provvedimento che consentirà di reintegrare in servizio il personale inadempiente all’obbligo vaccinale prima della scadenza della sospensione. È quanto annuncia un comunicato diffuso ieri dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ufficializza le anticipazioni già fornite alla stampa il giorno prima. La disposizione, spiega il Ministro nella nota, discende dalla «preoccupante carenza di personale medico e sanitario segnalata dai responsabili delle strutture sanitarie e territoriali», così come dall’approssimarsi della scadenza, il 31 dicembre, delle disposizioni in vigore (dl 44/2021, modificato dal decreto legge 24/2022).

Sempre nello stesso provvedimento, prosegue il comunicato, passerà da quotidiana a settimanale la pubblicazione del bollettino con i dati relativi alla diffusione dell’epidemia, ai ricoveri e ai decessi. Resta salva «la possibilità, per le autorità competenti, di acquisire in qualsiasi momento le informazioni necessarie al controllo della situazione e all’adozione dei provvedimenti del caso».

Un plauso all’annuncio del Ministero è giunto ieri dalla Fofi: «Condividiamo la decisione di modificare la periodicità della diffusione dei dati sull’andamento della pandemia» ha commentato il presidente della Federazione degli ordini, Andrea Mandelli «questo non significa abbassare la guardia ma è evidente che la fase più complicata della pandemia è ormai alle spalle e dobbiamo imparare a convivere con il virus, anche grazie al fatto che la gran parte della popolazione è vaccinata e disponiamo di nuovi vaccini ed efficaci armi terapeutiche».

Soddisfazione anche per l’annuncio del reintegro dei sanitari sospesi per mancato adempimento dell’obbligo vaccinale, che – osserva Mandelli «rischiava di aggravare la situazione, già di per sé critica, della carenza di personale che riguarda anche i farmacisti, oltre ad avere generato non poche incertezze operative per gli Ordini professionali».