Continuano ad arrivare dati incoraggianti sugli effetti della vaccinazione anti-covid tra gli operatori sanitari, i primi tra le categorie ad aver pressoché completato il programma delle somministrazioni. Già nelle settimane scorse la Fondazione Gimbe aveva parlato di contagi in calo di oltre il 64% tra le professioni della sanità, dai 4.382 casi rilevati dall’Istituto superiore di sanità nella settimana dal 13 al 19 gennaio ai 1.570 della settimana 3-9 febbraio. Ora arrivano anche dalle regioni analisi altrettanto positive: in Emilia Romagna, per esempio, i casi di positività tra gli operatori sanitari sono calati dell’86% nel periodo che va dal 20 dicembre al 21 febbraio, quelli registrati tra gli assistiti delle strutture socio-sanitarie sono diminuiti del 66%. «E’ un risultato ancora più significativo» commenta la Regione in una nota «se si considera che le nuove positività complessive, sul totale della popolazione, sono cresciute nella settimana dal 15 al 21 febbraio rispetto a quella dal 14 al 20 dicembre».
In totale, prosegue il comunicato, sono più di 90mila gli uomini e le donne che lavorano nel mondo della sanità ad avere ricevuto entrambe le dosi di vaccino: sono già stati immunizzati il 75% dei medici, il 68% degli infermieri e il 58% degli operatori sanitari. Secondo uno studio condotto dall’Azienda ospedaliera di Modena su 4.296 operatori sanitari, a distanza di 4 settimane dalla seconda dose il 99,99% dei vaccinati ha sviluppato gli anticorpi necessari a evitare il contagio. E per quanto riguarda le reazioni avverse, non ne risultano né di gravi né di inattese: il sintomo più frequente è il dolore dove è stata praticata l’iniezione, a seguire la febbre.
Un’altra ricerca in corso, condotta dall’Asl della Romagna con l’Unità operativa di microbiologia di Pieve Sestina di Cesena su 10mila dei propri operatori sanitari vaccinati con prima e seconda dose, permetterà inoltre di dare risposta a un interrogativo fondamentale: qual è la tempistica e la reale durata dell’immunità indotta dai vaccini anti-Covid.
Dati incoraggianti anche dalla Toscana: negli ospedali della Asl Toscana Centro, dice un’analisi effettuata nei giorni scorsi, i contagi tra il personale sanitario sono calati dell’80%, dagli 811 del novembre scorso ai 160 di febbraio. Un’altra indagine ancora in corso tra i sanitari dell’Asl e degli ospedali di Careggi e del Meyer, sta rivelando una forte presenza di anticorpi in coloro che sono stati sottoposti alle due dosi di vaccino Pfizer, con livelli alti registrati anche dopo la prima dose.