Undicimila euro in caso di decesso, 200 euro per ogni giornata di degenza nell’eventualità di un ricovero, 400 euro al giorno in caso di chiusura temporanea della farmacia o della parafarmacia. Sono alcune delle indennità definite ieri dal Consiglio di amministrazione dell’Enpaf con l’approvazione del regolamento attuativo che accompagna l’istituzione del fondo per il sostegno dei farmacisti colpiti da covid-19, approvato a fine marzo con un primo stanziamento di 500mila euro.

La casistica approvata dal cda – oltre a decessi, ricoveri e chiusure temporanee – contempla anche l’eventualità della quarantena, coperta da un contributo di 100 euro per ogni giornata di isolamento. Le domande per richiedere il contributo, raccomanda l’Enpaf in una nota, andranno presentate entro sei mesi dalla data dell’evento, utilizzando la modulistica che a breve sarà pubblicata sul sito della Fondazione, all’indirizzo www.enpaf.it.

«Le misure» spiega il presidente della cassa di categoria, Emilio Croce «spettano indipendentemente dalla situazione di bisogno economico del nucleo familiare dell’iscritto. Il Consiglio di amministrazione, infatti, ha equiparato l’emergenza epidemiologica in corso a una calamità naturale». La Fondazione, aggiunge Croce, «sta promuovendo convenzioni con gli istituti bancari per assicurare linee di credito dedicate alla categoria e favorire, nel contempo, la tempestività negli interventi di sostegno per le richieste di liquidità a medio termine coperte dal fondo di garanzia per le piccole e medie imprese».