Ammonta a un milione di euro il contributo una tantum che l’Enpaf assegnerà quest’anno ai titolari o soci di farmacia rurale che risultino regolarmente iscritti alla cassa di previdenza. E quanto ha deciso il Consiglio di amministrazione dell’ente nella seduta del 7 marzo scorso, dove sono stati approvati regolamento e bando di assegnazione (che entrerà in vigore dal prossimo 10 giugno). Potranno presentare domanda per accedere al contributo i farmacisti titolari o soci di farmacia rurale ubicata in comuni, frazioni o centri abitati con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, che abbiano versato il contributo previdenziale a quota intera nel triennio 2017-2019, risultino in regola con i contributi Enpaf (morosità pregressa non superiore a un quarto della quota annuale dovuta) e il cui nucleo familiare abbia un valore Isee non superiore a 60mila euro e un patrimonio mobiliare fino a 80mila (per ciascun componente successivo al secondo, si aggiungono alla soglia massima altri 10mila euro fino ad un massimo 100mila).
A ogni domanda verrà assegnato un punteggio corrispondente alla condizione economica del nucleo familiare (maggiorato di dieci punti se il richiedente ha versato contributi continuativi per sei anni nel decennio 2010-2019), quindi i contributi verranno assegnati in misura proporzionale e in ordine di invio delle richieste (farà fede la data di spedizione): 10 milioni di euro (lordi) a chi ha maturato 100 punti o più, 9mila a chi ne ha maturati 90, 8mila a chi ha ottenuto 80 punti e via a scendere. La modulistica, precisa l’Enpaf sul proprio sito, sarà disponibile da giugno e le domande dovranno essere inviate entro il prossimo 13 agosto.