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Personale, Mandelli alla Camera: sburocratizzare lavoro in farmacia

15 Novembre 2024

«L’esigenza scaturita dalla pandemia di rafforzare la prossimità e ampliare le funzioni della farmacia si scontra oggi con una grave carenza di personale e con una serie di oneri amministrativi che si ripercuotono sull’attività professionale. C’è bisogno di un intervento concreto della politica per sburocratizzare l’attività quotidiana del farmacista e per rivedere alcune disposizioni riguardanti la gestione ordinistica». Lo ha detto il presidente della Fofi, Andrea Mandelli, in audizione ieri davanti alla commissione Affari sociali della Camera nell’ambito dell’indagine conoscitiva in materia di riordino delle professioni sanitarie.

Gli Ordini, ha ricordato, «sono la spina dorsale del sistema professionistico italiano e devono essere messi nelle condizioni di agire secondo leggi e strumenti in linea con le esigenze del mutato contesto in cui si trovano ad operare». Il presidente Mandelli, in particolare, ha posto all’attenzione del Legislatore alcuni spunti di riflessione e proposte di semplificazione, ricordando tra le urgenze da affrontare la carenza di personale: nel 2023 i laureati farmacisti sono stati il 20% in meno rispetto a cinque anni prima, un calo che alimenta il fenomeno dei “gettonisti” anche nelle farmacie italiane.

«All’esame del Parlamento» ha ricordato Mandelli «ci sono due provvedimenti, il ddl Semplificazioni e il ddl Semplificazioni-bis, che contengono importanti norme per lo snellimento del lavoro dei farmacisti e di quello dei medici. Auspichiamo che possano concludere rapidamente il loro iter parlamentare, nell’interesse dei cittadini e del buon funzionamento del Servizio sanitario nazionale».

Opportuno, infine, avviare una «riflessione condivisa» per rivedere alcune disposizioni della legge 3/2018 sul riordino delle professioni sanitarie, che a oggi, in attesa dell’approvazione del nuovo Regolamento, resta una riforma solo in parte attuata. «In particolare» ha detto il presidente della Fofi «la complessità degli adempimenti amministrativi che gravano sugli Ordini territoriali per la loro natura di enti pubblici sussidiari dello Stato, risulta particolarmente onerosa per gli Ordini di piccole dimensioni, per i quali andrebbero previste soluzioni atte ad assicurarne la capacità organizzativa e strumentale necessaria per assolvere a quanto previsto dalla normativa vigente».