Scatta dal 15 dicembre l’obbligo della terza dose per professionisti sanitari e operatori del comparto. A disporlo il decreto legge approvato ieri dal Governo, che rivede le norme in materia di vaccinazioni, green pass e distanziamenti per fronteggiare la quarta ondata della pandemia. Le misure sono quelle che circolano già da giorni, a partire appunto dall’allargamento alla terza dose dell’obbligo vaccinale cui sono soggetti professionisti e operatori sanitari (anche se in molte Regioni la somministrazioni del richiamo al personale del Ssn – farmacisti del territorio compresi – è cominciato già da quale settimana). «La vaccinazione» recita in particolare l’articolo 1 del decreto «costituisce requisito essenziale per l’esercizio della professione e per lo svolgimento delle prestazioni lavorative dei soggetti obbligati», fatte salve le usuali esenzioni per ragioni cliniche.
Quanto ai controlli, il decreto stabilisce che «gli Ordini, operando a tal fine in qualità di responsabili del trattamento dei dati personali, eseguono immediatamente la verifica automatizzata del possesso delle certificazioni verdi comprovanti lo stato di avvenuta vaccinazione anti Sars-CoV-2» e qualora dalla Piattaforma nazionale non risulti la somministrazione della terza dose «invitano l’interessato a produrre, entro cinque giorni dalla ricezione della richiesta, la documentazione comprovante l’effettuazione della vaccinazione». Decorso tale termine, l’Ordine accerta il mancato adempimento dell’obbligo vaccinale e ne dà comunicazione alle Federazioni nazionali «e, per il personale che abbia un rapporto di lavoro dipendente, anche al datore di lavoro». L’accertamento dell’inadempienza «ha natura dichiarativa, non disciplinare, e determina l’immediata sospensione dall’esercizio delle professioni sanitarie ed è annotato nel relativo Albo professionale».
Confermate anche le novità circolate nei giorni scorsi riguardo al “nuovo” green pass: la validità si riduce da 12 a nove mesi e dal 6 dicembre al 15 gennaio soltanto i possessori vaccinati o guariti dal covid potranno utilizzarlo per accedere a spettacoli, eventi sportivi, bar e ristoranti al chiuso, discoteche, cerimonie pubbliche e feste, in zona gialla e bianca. Green pass obbligatorio anche per usufruire del trasporto pubblico regionale e interregionale, ma in questo caso saranno ammessi anche i possessori della certificazione verde da tampone antigenico. Soltanto vaccinati e guariti da covid, invece, potranno transitare tra aree in zona gialla e aree in zona arancione o rossa, dove rimane l’obbligo per tutti delle mascherine anche all’aperto.