Riceve il suo primo tassello la riforma degli Ordini professionali disegnata dalla Legge Lorenzin: lo mette il decreto attuativo che il ministero della Salute ha varato l’altro ieri per riscrivere i meccanismi elettorali con cui Albi e Federazioni nominano consigli direttivi e collegi dei revisori. Un parto laborioso, perché una prima versione del testo anticipata la settimana scorsa in un incontro tra dicastero e Ordini (Fnomceo, Fofi e Fnopi, cioè gli infermieri) era stata subissata di critiche per l’inapplicabilità di diverse delle sue disposizioni. La nuova versione, promulgata mercoledì, sembra invece mettere tutti d’accordo: spariscono i riferimenti a seggi itineranti e laboriose segnature sulle schede, si riconferma l’invito a favorire equilibrio di genere e ricambio generazionale, resta opzionale il ricorso al voto elettronico.
Per quanto concerne il voto, gli iscritti all’Albo potranno dare la propria preferenza a un’intera lista, indicandone il nome nella scheda oppure trascrivendo tutti i suoi candidati, oppure a uno o più nominativi, in corsa singolarmente oppure nelle liste. «E’ una delle principali innovazioni introdotte dal decreto» commenta Fofi in un comunicato «e dà agli iscritti la massima libertà nell’espressione del voto».
Positivo, di conseguenza, il giudizio che arriva dagli Ordini. «Il decreto ministeriale» ricorda ancora la Fofi «è frutto della collaborazione tra le Federazioni e il Ministero, nel pieno rispetto dei ruoli, e ha conseguito l’obiettivo di rendere le norme previste della Legge 3/2018 il più possibile aderenti alla vita e all’operatività reali delle rappresentanze professionali, a tutto vantaggio della trasparenza e del regolare svolgimento delle elezioni». «Ringraziamo il ministro Lorenzin per aver pienamente recepito le osservazioni presentate dalle Federazioni» è il commento di Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri «tutto il decreto va nella direzione di una semplificazione che non paralizzi l’attività degli Ordini proprio nel momento della massima espressione democratica, quello delle elezioni, e che garantisca la partecipazione massima al voto». «Il decreto» aggiunge Barbara Mangiacavalli, presidente della Fnopi «ha recepito le istanze delle Federazioni degli infermieri, dei medici, di veterinari e dei farmacisti e definisce procedure agili che non dovrebbero più rallentare, come finora spesso accaduto, il rinnovo di Ordini provinciali e Federazioni».