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Semplificazioni, Mandelli alla Camera: superare incompatibilità professione

12 Luglio 2024

A fronte di una grave carenza di professionisti sanitari, è urgente è necessario «un intervento concreto della politica per superare leggi anacronistiche che si sono accumulate negli anni, con effetti negativi sia sull’attività dei professionisti, sia sui pazienti, in termini di efficienza e qualità del servizio». Lo ha detto il presidente della Fofi, Andrea Mandelli, nell’audizione convocata ieri dalle commissioni riunite Affari sociali e Affari costituzionali della Camera sul Ddl Semplificazioni. La Federazione, ha detto in sintesi Mandelli, non può che esprimere apprezzamento per le disposizioni contenute nel disegno di legge e avanzare «ulteriori spunti di riflessione e proposte nell’ottica di rendere il servizio farmaceutico ancora più efficiente e accessibile».

In particolare, per la Fofi occorre «semplificare l’attività quotidiana del farmacista, attraverso il superamento di quelle barriere amministrative che di fatto distolgono l’attenzione dai veri bisogni di salute dei pazienti». È il caso, in particolare, della disposizione del Testo Unico delle leggi sanitarie che impedisce al farmacista del territorio di esercitare altre professioni sanitarie, o ancora l’incompatibilità, prevista dalla Legge 475/1968, tra l’esercizio della professione di farmacista e il ruolo di professore o assistente universitario, diversamente da quanto accade per tutte le altre professioni sanitarie.

«Un altro aspetto su cui riteniamo sia opportuno intervenire nell’ottica di migliorare l’accesso alle cure per i pazienti» ha continuato Mandelli «riguarda la possibilità che, attraverso il Fascicolo sanitario elettronico, il foglio di dimissioni rilasciato dai reparti di Pronto Soccorso o dalla Guardia medica possa essere considerato a tutti gli effetti una regolare prescrizione medica, in modo da consentire al farmacista, spesso chiamato a fornire assistenza nelle ore notturne e nelle giornate festive, di gestire in maniera più efficiente la dispensazione dei medicinali».

Apprezzamento, invece, per le disposizioni del ddl che riguardano l’assistenza farmaceutica ai pazienti cronici, in particolare «la ricetta “aperta” per dodici mesi nell’ambito della quale il farmacista, mese per mese, potrà erogare il farmaco, monitorando la corretta assunzione della terapia». Altro aspetto di rilievo, infine, la semplificazione delle tabelle delle sostanze medicinali allestite in farmacia, con l’obiettivo di ridurre la burocrazia. «Il nostro obiettivo è uno» ha concluso il presidente della Fofi «continuare ad essere per i cittadini dei professionisti preparati e disponibili, in grado di dare risposte concrete e tempestive ai loro bisogni di salute».