Sviluppo dei servizi e potenziamento delle competenze imprenditoriali rappresentano, per i farmacisti titolari, le due carte con cui affrontare le sfide in arrivo. È quanto emerge da una survey condotta da Unifarco tra le farmacie clienti in collaborazione con Ermeneia, la società di ricerche fondata e diretta dal sociologo Nadio Delai, per indagare umore e opinioni dei farmacisti sul futuro della professione.
Dal sondaggio, in particolare, emergono quattro parole d’ordine: investire sulla forza dell’identità; investire sulla gestione attiva dei collaboratori; investire su una strategia intrecciata di servizi off-line e on-line; investire sulla scelta di “pensarsi al futuro”.
Oltre la metà dei farmacisti coinvolti, per cominciare, dice di avere intrapreso la professione per seguire la tradizione familiare, scelta che poi si è rilevata vincente perché, oltre a dimostrarsi soddisfatti si dimostrano propensi a consigliare il medesimo percorso professionale ai giovani. Si rileva dunque l’esistenza di un “circolo virtuoso” alimentato da una radice identitaria iniziale, che viene successivamente rafforzata attraverso il processo di identificazione con la professione e un forte senso di orgoglio e di appartenenza alla categoria.
Ma dalla ricerca emerge anche una notevole difficoltà nel reclutamento di collaboratori per la maggior parte delle farmacie. Stabilire un rapporto positivo con i farmacisti-collaboratori risulta relativamente facile per circa il 70% dei rispondenti ma rimane complesso delegare responsabilità, motivare il team e coinvolgere i collaboratori in attività di formazione, problematiche segnalate da oltre il 40% degli intervistati.
Per i farmacisti intervistati, poi, risulta fondamentale puntare su un rafforzamento integrato dei servizi on-line e off-line, sviluppando ad esempio l’e-commerce, i social media, le e-mail fino ai servizi di prenotazione e di consegna a domicilio. La strategia vincente è quindi un utilizzo equilibrato dei servizi con un’interazione tra i due per soddisfare al meglio le esigenze dei clienti.
L’80% dei farmacisti, infine, prevede un futuro positivo per la propria attività, in un panorama che vede una crescita significativa dei servizi offerti e un coinvolgimento sempre maggiore dei propri collaboratori. Le farmacie sono chiamate a trasformarsi in veri e propri hub di salute, investendo nella capacità di coniugare tradizione e innovazione, in linea con le aspettative sempre più elevate dei clienti e l’evoluzione tecnologica. Il 96% degli intervistati ritiene fondamentale rafforzare le proprie competenze imprenditoriali, indicando una consapevolezza crescente sull’importanza di gestire la farmacia come un’impresa dinamica e competitiva, pronta a rispondere ai cambiamenti del mercato.
«Il sondaggio delinea un quadro di grande positività per il futuro della professione di farmacista» commenta Massimo Slaviero, ceo di Unifarco «il nostro gruppo continuerà a supportare il percorso di crescita delle farmacie, promuovendo autonomia, competitività e un approccio innovativo che guarda al futuro con ottimismo».
«Se si vogliono accompagnare i farmacisti nel futuro è necessario investire sul loro sentimento di orgoglio» osserva Nadio Delai «un farmacista che si sente valorizzato nel suo ruolo imprenditoriale e ha la possibilità di offrire servizi fisici e virtuali ai propri clienti è un professionista motivato e desideroso di far crescere la propria attività, con l’obiettivo di affiancarsi sempre di più alle persone per consigliarle e aiutarle a perseguire il loro personale benessere».