Per ridurre la spesa farmaceutica delle aziende ospedaliere basta portare i farmacisti del Ssn nei reparti, in modo che siano loro a somministrare i farmaci. La proposta arriva da Attilio Carta, della Segreteria territoriale area vasta Uil-Fpl di Cagliari: «È oramai condiviso che appropriatezza della prescrizione e tracciabilità del farmaco siano le vie maestre per un’oculata gestione della spesa» spiega in una nota «pianificare la gestione complessiva del farmaco garantisce l’abbattimento di sprechi e incongruità prescrittive, con riduzione di rischi ed errori terapeutici».
Occorre allora, è il ragionamento del sindacalista, che «il farmacista esca dalla farmacia (ospedaliera, ndr) e operi nei reparti: prescrizione e richiesta di farmaci devono essere rigorosamente informatizzate, tutto il percorso del farmaco va completamente blindato, con abbinamento farmaco-paziente utilizzando sistemi di identificazione tramite barcode. La presenza del farmacista in reparto o in dipartimento permette di risolvere, in tempo reale e direttamente sul posto, qualsiasi problema riguardante la prescrizione, la gestione e la somministrazione del farmaco, compreso il controllo di eventuali reazioni avverse».
A tal fine, prosegue Carta, è indispensabile che «la struttura farmacia venga dotata di un moderno sistema di prescrizione, distribuzione e somministrazione del farmaco, ottimizzando la gestione interna col controllo telematico degli ordini e l’uso della cartella elettronica. Va certamente in tale direzione il sistema di dose unitaria per la distribuzione del farmaco, che se inserita in un sistema blindato con identificazione farmaco-paziente tramite barcode diventa certamente una soluzione innovativa».