La Fofi sta lavorando con la Sic (Società italiana di cardiologia) a un progetto volto a implementare la telemedicina in farmacia. Lo ha annunciato ieri all’Adnkronos il presidente della Fofi, Andrea Mandelli, a margine dell’evento “Ripensare le cronicità: l’impatto delle innovazioni per un Ssn sostenibile” promosso ieri a Roma da The European House – Ambrosetti. La collaborazione con la Sic, ha detto in particolare Mandelli, nasce dalla comune volontà di collaborare sulla farmacia dei servizi «per dimostrare che insieme si può fare prevenzione e che il farmacista può essere utile per individuare le prime necessità di un paziente».
Strumenti diagnostici come holter pressori ed elettrocardiogrammi, ha detto nel suo intervento il presidente della Fofi, possono rafforzare la collaborazione tra farmacisti e medici, contribuendo alla diagnosi precoce e alla prevenzione. «L’Italia non solo invecchia ma ha 24 milioni di malati cronici. In questo quadro il farmacista sta assumendo un ruolo sempre più attivo nel campo della prevenzione primaria e secondaria: la farmacia di prossimità è e sarà sempre di più un luogo di prevenzione». Sempre in questa ottica, Fofi sta lavorando a un protocollo per la validazione dei test pungidito sul quale coinvolgerà la Sic e altre società scientifiche.