Tutti uniti in difesa del Ssn e contro una politica che non ascolta i professionisti della Sanità quando si tratta di legiferare in tema di salute. E’ lo slogan con cui gli Ordini dimedici, odontoiatri, infermieri, farmacisti, medici veterinari, ostetriche, tecnici di radiologia, professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione, della prevenzione e psicologi hanno sottoscritto un’alleanza per lavorare in modo condiviso a tutela del Servizio sanitario, che quest’anno compie 40 anni. È quanto è stato deciso ieri a Roma, presso la sede della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, in una riunione congiunta dei presidenti e rappresentanti delle rispettive Federazioni. Due gli obiettivi: aprire una riflessione sui temi caldi della sanità, dalla spesa al regionalismo differenziato e costruire insieme un rapporto continuativo di confronto costruttivo e di proposte condivise.
«Quando si parla di salute, noi siamo i professionisti dell’assistenza» è il messaggio «siamo i portatori di un bagaglio enorme di competenze, che possono essere spese anche sul versante organizzativo e di una rinnovata governance che garantisca la sostenibilità del Ssn. Oggi tutto avviene senza interpellare chi, ogni giorno, produce la salute e vive la sanità. Questo non è giusto nei confronti dei professionisti, e lo è ancor meno nei confronti dei cittadini. Ora vogliamo fare rete, per mettere le nostre competenze a disposizione di tutti e per trovare, insieme, soluzioni alle diseguaglianze che affliggono il nostro Servizio sanitario non solo tra una Regione e l’altra ma anche tra aree differenti all’interno delle Regioni stesse».
Prima tappa di rilievo del percorso avviato il 23 febbraio prossimo a Roma, quando tutte le professioni sanitarie, riunite in un Consiglio nazionale congiunto, produrranno una mozione a sostegno del Ssn da consegnare a Governo, Regioni e Parlamento per fare sentire la loro voce nella gestione della Sanità.