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Francia, le farmacie chiedono di poter vaccinare a domicilio

27 Novembre 2021

Più di due terzi delle farmacie francesi hanno ricevuto dai loro pazienti – anziani in prevalenza – la richiesta di essere vaccinati a domicilio contro covid, ma la mancanza di regole precise al riguardo scoraggia i titolari dall’offrire il servizio. E’ la denuncia lanciata ieri dall’Uspo, l’Union des syndicats de pharmaciens d’officine, che con il suo presidente Pierre-Olivier Variot si batte perché alle farmacie venga consentita la somministrazione a domicilio.

Il fatto, spiega il sindacalista in un articolo del Quotidien du pharmacien, è che al contrario di medici o infermieri, i farmacisti non sono esplicitamente autorizzati a vaccinare i pazienti a casa contro il Covid-19. «Oggi la normativa non dice nulla» osserva «né che possiamo farlo né che è vietato. Quindi, nel dubbio, i farmacisti non vanno a casa». Invece, prosegue Variot, un sondaggio condotto dall’Uspo tra gli associati rivela che a due farmacie su tre è stato chiesto se facevano somministrazione a domicilio.

L’assenza di regole chiare non piace all’Uspo, anche perché il servizio a domicilio sarebbe di aiuto a molti anziani e fragili. Per il sindacato, in particolare, alle farmacie dovrebbe essere consentito vaccinare a domicilio quando le strutture sanitarie locali non offrono il servizio, considerato che «molti infermieri non vaccinano a casa e sempre più medici non fanno visite».

Secondo l’indagine, condotta dal 23 al 25 novembre su più di 1.500 iscritti, il 71% dei farmacisti è stato contattato da pazienti che avrebbero voluto farsi vaccinare a casa. Nel 57% dei casi, il farmacista non è riuscito a reperire un altro professionista autorizzato che soddisfacesse la richiesta; il 62% dei farmacisti, invece, si è recato a domicilio per somministrare il vaccino.