«Ci aspettiamo che Aifa accolga il parere di Cts e Cpr sulla gratuità della pillola contraccettiva e il Governo garantisca la copertura economica dei 140 milioni di spesa previsti». Lo ha detto l’assessore alla Salute della Toscana, Simone Bezzini, in una nota nella quale esprime apprezzamento per la posizione espressa un paio di settimane fa da Commissione tecnico-scientifica e Comitato prezzi e rimborsi dell’Agenzia riguardo alla gratuità della pillola. «In Toscana» ricorda «è già così dal 2018. La pillola e altri metodi anticoncezionali sono gratuiti per i giovani dai 14 ai 25 anni che visitano un consultorio e per le donne, tra i 26 e i 45 anni, con reddito o Isee sotto i 36mila euro. Non è invece richiesto alcun requisito economico per le donne, tra i 26 e i 45 anni, che si rivolgono ai consultori nei dodici mesi successivi al parto o nei ventiquattro mesi successivi a un’interruzione della gravidanza. Stesso discorso per gli studenti e studentesse fino ai 25 anni di età iscritti agli atenei toscani».

In Toscana, riferisce la nota della Regione, sono presenti 152 consultori, uno ogni 24 mila abitanti (in Italia sono uno ogni 32 mila). Nel triennio 2019-202 sono state dispensate un milione di prestazioni per 371.220 utenti. Per il 49,1 per cento hanno riguardato l’area maternità e per l’8,3 per cento la contraccezione. Nel 2021 sono state 12.500 le donne che hanno usufruito della contraccezione gratuita in Toscana.